Hľadaný výraz: Mk 14,1-16,8, Preklad: Talianský - Riveduta, Počet výsledkov: 3
| 1 Ora, due giorni dopo, era la pasqua e gli azzimi; e i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di pigliar Gesù con inganno ed ucciderlo; 2 perché dicevano: Non lo facciamo durante la festa, che talora non vi sia qualche tumulto del popolo. 3 Ed essendo egli in Betania, nella casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna che aveva un alabastro d’olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo; e rotto l’alabastro, glielo versò sul capo. 4 E alcuni, sdegnatisi, dicevano fra loro: Perché s’è fatta questa perdita dell’olio? 5 Questo olio si sarebbe potuto vendere più di trecento denari e darli ai poveri. E fremevano contro a lei. 6 Ma Gesù disse: Lasciatela stare! Perché le date noia? Ella ha fatto un’azione buona inverso me. 7 Poiché i poveri li avete sempre con voi; e quando vogliate, potete far loro del bene; ma a me non mi avete sempre. 8 Ella ha fatto ciò che per lei si poteva; ha anticipato d’ungere il mio corpo per la sepoltura. 9 E in verità io vi dico che per tutto il mondo, dovunque sarà predicato l’evangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei. 10 E Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi sacerdoti per darglielo nelle mani. 11 Ed essi, uditolo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava il modo opportuno di tradirlo. 12 E il primo giorno degli azzimi, quando si sacrificava la pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua? 13 Ed egli mandò due dei suoi discepoli, e disse loro: Andate nella città, e vi verrà incontro un uomo che porterà una brocca d’acqua; seguitelo; 14 e dove sarà entrato, dite al padron di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza da mangiarvi la pasqua coi miei discepoli? 15 Ed egli vi mostrerà di sopra una gran sala ammobiliata e pronta; quivi apparecchiate per noi. 16 E i discepoli andarono e giunsero nella città e trovarono come egli avea lor detto, e apparecchiarono la pasqua. 17 E quando fu sera Gesù venne co’ dodici. 18 E mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: In verità io vi dico che uno di voi, il quale mangia meco, mi tradirà. 19 Essi cominciarono ad attristarsi e a dirgli ad uno ad uno: Sono io desso? 20 Ed egli disse loro: E’ uno dei dodici, che intinge meco nel piatto. 21 Certo il Figliuol dell’uomo se ne va, com’è scritto di lui; ma guai a quell’uomo per cui il Figliuol dell’uomo è tradito! Ben sarebbe per quell’uomo di non esser nato! 22 E mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe e lo diede loro e disse: Prendete, questo è il mio corpo. 23 Poi, preso il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 E disse loro: Questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti. 25 In verità io vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino a quel giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio. 26 E dopo ch’ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. 27 E Gesù disse loro: Voi tutti sarete scandalizzati; perché è scritto: Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse. 28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea. 29 Ma Pietro gli disse: Quand’anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò. 30 E Gesù gli disse: In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte. 31 Ma egli vie più fermamente diceva: Quantunque mi convenisse morir teco non però ti rinnegherò. E lo stesso dicevano pure tutti gli altri. 32 Poi vennero in un podere detto Getsemani; ed egli disse ai suoi discepoli: Sedete qui finché io abbia pregato. 33 E prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e cominciò ad essere spaventato ed angosciato. 34 E disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate. 35 E andato un poco innanzi, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui. 36 E diceva: Abba, Padre! ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Ma pure, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi. 37 E venne, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non sei stato capace di vegliare un’ora sola? 38 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; ben è lo spirito pronto, ma la carne è debole. 39 E di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. 40 E tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano aggravati; e non sapevano che rispondergli. 41 E venne la terza volta, e disse loro: Dormite pure oramai, e riposatevi! Basta! L’ora è venuta: ecco, il Figliuol dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori. 42 Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce, è vicino. 43 E in quell’istante, mentr’egli parlava ancora, arrivò Giuda, l’uno dei dodici, e con lui una gran turba con ispade e bastoni, da parte de’ capi sacerdoti, degli scribi e degli anziani. 44 Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Colui che bacerò è desso; pigliatelo e menatelo via sicuramente. 45 E come fu giunto, subito si accostò a lui e gli disse: Maestro! e lo baciò. 46 Allora quelli gli misero le mani addosso e lo presero; 47 ma uno di coloro ch’erano quivi presenti, tratta la spada, percosse il servitore del somma sacerdote, e gli spiccò l’orecchio. 48 E Gesù, rivolto a loro, disse: Voi siete usciti con ispade e bastoni come contro ad un ladrone per pigliarmi. 49 Ogni giorno ero fra voi insegnando nel tempio, e voi non mi avete preso; ma ciò è avvenuto, affinché le Scritture fossero adempiute. 50 E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono. 51 Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un panno lino sul nudo; e lo presero; 52 ma egli, lasciando andare il panno lino, se ne fuggì ignudo. 53 E menarono Gesù al sommo sacerdote; e s’adunarono tutti i capi sacerdoti e gli anziani e egli scribi. 54 E Pietro lo avea seguito da lungi, fin dentro la corte del sommo sacerdote, ove stava a sedere con le guardie e si scaldava al fuoco. 55 Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche testimonianza contro a Gesù per farlo morire; e non ne trovavano alcuna. 56 Poiché molti deponevano il falso contro a lui; ma le testimonianze non erano concordi. 57 Ed alcuni, levatisi, testimoniarono falsamente contro a lui, dicendo: 58 Noi l’abbiamo udito che diceva: Io disfarò questo tempio fatto di man d’uomo, e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto di mano d’uomo. 59 Ma neppur così la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in piè quivi in mezzo, domandò a Gesù: Non rispondi tu nulla? Che testimoniano costoro contro a te? 61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Daccapo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: Sei tu il Cristo, il Figliuol del Benedetto? 62 E Gesù disse: Sì, lo sono: e vedrete il Figliuol dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo. 63 Ed il sommo sacerdote, stracciatesi le vesti, disse: Che abbiam noi più bisogno di testimoni? 64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare? E tutti lo condannarono come reo di morte. 65 Ed alcuni presero a sputargli addosso ed a velargli la faccia e a dargli dei pugni e a dirgli: Indovina, profeta! E le guardie presero a schiaffeggiarlo. 66 Ed essendo Pietro giù nella corte, venne una delle serve del sommo sacerdote; 67 e veduto Pietro che si scaldava, lo riguardò in viso e disse: Anche tu eri con Gesù Nazareno. 68 Ma egli lo negò, dicendo: Io non so, né capisco quel che tu dica. Ed uscì fuori nell’antiporto, e il gallo cantò. 69 E la serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire a quelli ch’eran quivi presenti: Costui è di quelli. Ma egli daccapo lo negò. 70 E di nuovo di lì a poco, quelli ch’erano quivi, dicevano a Pietro: Per certo tu sei di quelli, perché poi sei galileo. 71 Ma egli prese ad imprecare ed a giurare: Non conosco quell’uomo che voi dite. 72 E subito per la seconda volta, il gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: Avanti che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte. Ed a questo pensiero si mise a piangere. |
| 1 E subito la mattina, i capi sacerdoti, con gli anziani e gli scribi e tutto il Sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù e lo menarono via e lo misero in man di Pilato. 2 E Pilato gli domandò: Sei tu il re dei Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Sì, lo sono. 3 E i capi sacerdoti l’accusavano di molte cose; 4 e Pilato daccapo lo interrogò dicendo: Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano! 5 Ma Gesù non rispose più nulla; talché Pilato se ne maravigliava. 6 Or ogni festa di pasqua ei liberava loro un carcerato, qualunque chiedessero. 7 C’era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme a de’ sediziosi, i quali, nella sedizione, avean commesso omicidio. 8 E la moltitudine, venuta su, cominciò a domandare ch’e’ facesse come sempre avea lor fatto. 9 E Pilato rispose loro: Volete ch’io vi liberi il Re de’ Giudei? 10 Poiché capiva bene che i capi sacerdoti glielo aveano consegnato per invidia. 11 Ma i capi sacerdoti incitarono la moltitudine a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. 12 E Pilato, daccapo replicando, diceva loro: Che volete dunque ch’io faccia di colui che voi chiamate il Re de’ Giudei? 13 Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo! 14 E Pilato diceva loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ma essi gridarono più forte che mai: Crocifiggilo! 15 E Pilato, volendo soddisfare la moltitudine, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, per esser crocifisso. 16 Allora i soldati lo menarono dentro la corte che è il Pretorio, e radunarono tutta la coorte. 17 E lo vestirono di porpora; e intrecciata una corona di spine, gliela misero intorno al capo, 18 e cominciarono a salutarlo: Salve, Re de’ Giudei! 19 E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso, e postisi inginocchioni, si prostravano dinanzi a lui. 20 E dopo che l’ebbero schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono dei suoi propri vestimenti. E lo menaron fuori per crocifiggerlo. 21 E costrinsero a portar la croce di lui un certo Simon cireneo, il padre di Alessandro e di Rufo, il quale passava di là, tornando dai campi. 22 E menarono Gesù al luogo detto Golgota; il che, interpretato, vuol dire luogo del teschio. 23 E gli offersero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese. 24 Poi lo crocifissero e si spartirono i suoi vestimenti, tirandoli a sorte per sapere quel che ne toccherebbe a ciascuno. 25 Era l’ora terza quando lo crocifissero. 26 E l’iscrizione indicante il motivo della condanna, diceva: IL RE DE’ GIUDEI. 27 E con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra. 28 E si adempié la Scrittura che dice: Egli è stato annoverato fra gli iniqui. 29 E quelli che passavano lì presso lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Eh, tu che disfai il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30 salva te stesso e scendi giù di croce! 31 Parimente anche i capi sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l’uno all’altro: Ha salvato altri e non può salvar se stesso! 32 Il Cristo, il Re d’Israele, scenda ora giù di croce, affinché vediamo e crediamo! Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo insultavano. 33 E venuta l’ora sesta, si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona. 34 Ed all’ora nona, Gesù gridò con gran voce: Eloì, Eloì, lamà sabactanì? il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 35 E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Ecco, chiama Elia! 36 E uno di loro corse, e inzuppata d’aceto una spugna, e postala in cima ad una canna, gli diè da bere dicendo: Aspettate, vediamo se Elia viene a trarlo giù. 37 E Gesù, gettato un gran grido, rendé lo spirito. 38 E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. 39 E il centurione ch’era quivi presente dirimpetto a Gesù, avendolo veduto spirare a quel modo, disse: Veramente, quest’uomo era Figliuol di Dio! 40 Or v’erano anche delle donne, che guardavan da lontano; fra le quali era Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il piccolo e di Iose, e Salome; 41 le quali, quand’egli era in Galilea, lo seguivano e lo servivano; e molte altre, che eran salite con lui a Gerusalemme. 42 Ed essendo già sera (poiché era Preparazione, cioè la vigilia del sabato), 43 venne Giuseppe d’Arimatea, consigliere onorato, il quale aspettava anch’egli il Regno di Dio; e, preso ardire, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 Pilato si maravigliò ch’egli fosse già morto; e chiamato a sé il centurione, gli domandò se era morto da molto tempo; 45 e saputolo dal centurione, donò il corpo a Giuseppe. 46 E questi, comprato un panno lino e tratto Gesù giù di croce, l’involse nel panno e lo pose in una tomba scavata nella roccia, e rotolò una pietra contro l’apertura del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria madre di Iose stavano guardando dove veniva deposto. |
| 1 E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono degli aromi per andare a imbalsamar Gesù. 2 E la mattina del primo giorno della settimana, molto per tempo, vennero al sepolcro sul levar del sole. 3 E dicevano tra loro: Chi ci rotolerà la pietra dall’apertura del sepolcro? 4 E alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pur molto grande. 5 Ed essendo entrate nel sepolcro, videro un giovinetto, seduto a destra, vestito d’una veste bianca, e furono spaventate. 6 Ma egli disse loro: Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l’aveano posto. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro, ch’egli vi precede in Galilea; quivi lo vedrete, come v’ha detto. 8 Ed esse, uscite, fuggiron via dal sepolcro, perché eran prese da tremito e da stupore, e non dissero nulla ad alcuno, perché aveano paura. |






