Hľadaný výraz: Mk 1,16-8,26, Preklad: Talianský - Riveduta, Počet výsledkov: 8
16 Or passando lungo il mar della Galilea, egli vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E Gesù disse loro: 17 Seguitemi, ed io farò di voi dei pescatori d’uomini. 18 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 19 Poi, spintosi un po’ più oltre, vide Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che anch’essi in barca rassettavano le reti; 20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se n’andarono dietro a lui. 21 E vennero in Capernaum; e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava. 22 E la gente stupiva della sua dottrina, perch’egli li ammaestrava come avente autorità e non come gli scribi. 23 In quel mentre, si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: 24 Che v’è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Se’ tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio! 25 E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci ed esci da costui! 26 E lo spirito immondo, straziatolo e gridando forte, uscì da lui. 27 E tutti sbigottirono talché si domandavano fra loro: Che cos’è mai questo? E’ una dottrina nuova! Egli comanda con autorità perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono! 28 E la sua fama si divulgò subito per ogni dove, in tutta al circostante contrada della Galilea. 29 Ed appena usciti dalla sinagoga, vennero con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e d’Andrea. 30 Or la suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; 31 ed egli, accostatosi, la prese per la mano e la fece levare; e la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli. 32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli menarono tutti i malati e gl’indemoniati. 33 E tutta la città era raunata all’uscio. 34 Ed egli ne guarì molti che soffrivan di diverse malattie, e cacciò molti demoni; e non permetteva ai demoni di parlare; poiché sapevano chi egli era. 35 Poi, la mattina, essendo ancora molto buio, Gesù, levatosi, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e quivi pregava. 36 Simone e quelli ch’eran con lui gli tennero dietro; 37 e trovatolo, gli dissero: Tutti ti cercano. 38 Ed egli disse loro: Andiamo altrove, per i villaggi vicini, ond’io predichi anche là; poiché è per questo che io sono uscito. 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando i demoni. 40 E un lebbroso venne a lui e buttandosi in ginocchio lo pregò dicendo: Se tu vuoi, tu puoi mondarmi! 41 E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio; sii mondato! 42 E subito la lebbra sparì da lui, e fu mondato. 43 E Gesù, avendogli fatte severe ammonizioni, lo mandò subito via e gli disse: 44 Guardati dal farne parola ad alcuno; ma va’, mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; e questo serva loro di testimonianza. 45 Ma colui, appena partito, si dette a proclamare e a divulgare il fatto; di modo che Gesù non poteva più entrar palesemente in città; ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a lui.

1 E dopo alcuni giorni, egli entrò di nuovo in Capernaum, e si seppe che era in casa; 2 e si raunò tanta gente che neppure lo spazio dinanzi alla porta la potea contenere. Ed egli annunziava loro la Parola. 3 E vennero a lui alcuni che menavano un paralitico portato da quattro. 4 E non potendolo far giungere fino a lui a motivo della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov’era Gesù; e fattavi un’apertura, calarono il lettuccio sul quale il paralitico giaceva. 5 E Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti sono rimessi. 6 Or alcuni degli scribi eran quivi seduti e così ragionavano in cuor loro: 7 Perché parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè Dio? 8 E Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano così dentro di sé, disse loro: Perché fate voi cotesti ragionamenti ne’ vostri cuori? 9 Che è più agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti sono rimessi, oppur dirgli: Lèvati, togli il tuo lettuccio e cammina? 10 Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell’uomo ha potestà in terra di rimettere i peccati: 11 Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua. 12 E colui s’alzò, e subito, preso il suo lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; talché tutti stupivano e glorificavano Iddio dicendo: Una cosa così non la vedemmo mai. 13 E Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la moltitudine andava a lui, ed egli li ammaestrava. 14 E passando, vide Levi d’Alfeo seduto al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo seguì. 15 Ed avvenne che, mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch’essi a tavola con lui e coi suoi discepoli; poiché ve ne erano molti e lo seguivano. 16 E gli scribi d’infra i Farisei, vedutolo mangiar coi pubblicani e coi peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai mangia e beve coi pubblicani e i peccatori? 17 E Gesù, udito ciò, disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamar de’ giusti, ma dei peccatori. 18 Or i discepoli di Giovanni e i Farisei solevano digiunare. E vennero a Gesù e gli dissero: Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei Farisei digiunano, e i discepoli tuoi non digiunano? 19 E Gesù disse loro: Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto; ed allora, in quei giorni, digiuneranno. 21 Niuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio, e lo strappo si fa peggiore. 22 E niuno mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi. 23 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati, e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a svellere delle spighe. 24 E i Farisei gli dissero: Vedi! Perché fanno di sabato quel che non è lecito? 25 Ed egli disse loro: Non avete voi mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro ch’eran con lui? 26 Com’egli, sotto il sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che eran con lui? 27 Poi disse loro: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato; 28 perciò il Figliuol dell’uomo è Signore anche del sabato.

1 Poi entrò di nuovo in una sinagoga; e quivi era un uomo che avea la mano secca. 2 E l’osservavano per vedere se lo guarirebbe in giorno di sabato, per poterlo accusare. 3 Ed egli disse all’uomo che avea la mano secca: Lèvati là nel mezzo! 4 Poi disse loro: E’ egli lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Ma quelli tacevano. 5 Allora Gesù, guardatili tutt’intorno con indignazione, contristato per l’induramento del cuor loro, disse all’uomo: Stendi la mano! Egli la stese, e la sua mano tornò sana. 6 E i Farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui, con lo scopo di farlo morire. 7 Poi Gesù co’ suoi discepoli si ritirò verso il mare; e dalla Galilea gran moltitudine lo seguitò; 8 e dalla Giudea e da Gerusalemme e dalla Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli facea, venne a lui. 9 Ed egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta a motivo della calca, che talora non l’affollasse. 10 Perché egli ne aveva guariti molti; cosicché tutti quelli che aveano qualche flagello gli si precipitavano addosso per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gittavano davanti a lui e gridavano: Tu sei il Figliuol di Dio! 12 Ed egli li sgridava forte, affinché non facessero conoscere chi egli era. 13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quei ch’egli stesso volle, ed essi andarono a lui. 14 E ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con la potestà di cacciare i demoni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 e Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figliuoli del tuono; 18 e Andrea e Filippo e Bartolomeo e Matteo e Toma e Giacomo di Alfeo e Taddeo e Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariot quello che poi lo tradì. 20 Poi entrò in una casa, e la moltitudine si adunò di nuovo, talché egli ed i suoi non potevan neppur prender cibo. 21 or i suoi parenti, udito ciò, vennero per impadronirsi di lui, perché dicevano: 22 E’ fuori di sé. E gli scribi, ch’eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed è per l’aiuto del principe dei demoni, ch’ei caccia i demoni. 23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: Come può Satana cacciar Satana? 24 E se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. 25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. 26 E se Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. 27 Ed anzi niuno può entrar nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato l’uomo forte; allora soltanto gli prenderà la casa. 28 In verità io vi dico: Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; 29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma è reo d’un peccato eterno. 30 Or egli parlava così perché dicevano: Ha uno spirito immondo. 31 E giunsero sua madre ed i suoi fratelli; e fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Una moltitudine gli stava seduta attorno, quando gli fu detto: Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano. 33 Ed egli rispose loro: Chi è mia madre? e chi sono i miei fratelli? 34 E guardati in giro coloro che gli sedevano d’intorno, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chiunque avrà fatta la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre.

1 Gesù prese di nuovo ad insegnare presso il mare: e una gran moltitudine si radunò intorno a lui; talché egli, montato in una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la moltitudine era a terra sulla riva. 2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3 Udite: Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Ed avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Ed un’altra cadde in un suolo roccioso ove non avea molta terra; e subito spuntò, perché non avea terreno profondo; 6 ma quando il sole si levò, fu riarsa; perché non aveva radice, si seccò. 7 Ed un’altra cadde fra le spine; e le spine crebbero e l’affogarono e non fece frutto. 8 Ed altre parti caddero nella buona terra; e portaron frutto che venne su e crebbe, e giunsero a dare qual trenta, qual sessanta e qual cento. 9 Poi disse: Chi ha orecchi da udire oda. 10 Quand’egli fu in disparte, quelli che gli stavano intorno coi dodici, lo interrogarono sulle parabole. 11 Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che son di fuori, tutto è presentato per via di parabole, affinché: 12 vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non intendano; che talora non si convertano, e i peccati non siano loro rimessi. 13 Poi disse loro: Non intendete voi questa parabola? E come intenderete voi tutte le parabole? 14 Il seminatore semina la Parola. 15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la Parola; e quando l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. 16 E parimente quelli che ricevono la semenza in luoghi rocciosi sono coloro che, quando hanno udito la Parola, la ricevono subito con allegrezza; 17 e non hanno in sé radice ma son di corta durata; e poi, quando venga tribolazione o persecuzione a cagion della Parola, son subito scandalizzati. 18 Ed altri sono quelli che ricevono la semenza fra le spine; cioè coloro che hanno udita la Parola; 19 poi le cure mondane e l’inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, penetrati in loro, affogano la Parola, e così riesce infruttuosa. 20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra, sono coloro che odono la Parola e l’accolgono e fruttano qual trenta, qual sessanta e qual cento. 21 Poi diceva ancora: Si reca forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non è ella recata per esser messa sul candeliere? 22 Poiché non v’è nulla che sia nascosto se non in vista d’esser manifestato; e nulla è stato tenuto segreto, se non per esser messo in luce. 23 Se uno ha orecchi da udire oda. 24 Diceva loro ancora: Ponete mente a ciò che voi udite. Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi; e a voi sarà data anche la giunta; 25 poiché a chi ha sarà dato, e a chi non ha, anche quello che ha gli sarà tolto. 26 Diceva ancora: Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme in terra, 27 e dorma e si levi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce nel modo ch’egli stesso ignora. 28 La terra da se stessa dà il suo frutto: prima l’erba; poi la spiga; poi, nella spiga, il grano ben formato. 29 E quando il frutto è maturo, subito e’ vi mette la falce perché la mietitura è venuta. 30 Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio, o con qual parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile ad un granello di senapa, il quale, quando lo si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che son sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa maggiore di tutti i legumi; e fa de’ rami tanto grandi, che all’ombra sua possono ripararsi gli uccelli del cielo. 33 E con molte cosiffatte parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere; 34 e non parlava loro senza una parabola; ma in privato spiegava ogni cosa ai suoi discepoli. 35 In quel medesimo giorno, fattosi sera, Gesù disse loro: Passiamo all’altra riva. 36 E i discepoli, licenziata la moltitudine, lo presero, così com’era, nella barca. E vi erano delle altre barche con lui. 37 Ed ecco levarsi un gran turbine di vento che cacciava le onde nella barca, talché ella già si riempiva. 38 Or egli stava a poppa, dormendo sul guanciale. I discepoli lo destano e gli dicono: Maestro, non ti curi tu che noi periamo? 39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cessò, e si fece gran bonaccia. 40 Ed egli disse loro: Perché siete così paurosi? Come mai non avete voi fede? 41 Ed essi furon presi da gran timore e si dicevano gli uni agli altri: Chi è dunque costui, che anche il vento ed il mare gli obbediscono?

1 E giunsero all’altra riva del mare nel paese de’ Geraseni. 2 E come Gesù fu smontato dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale nei sepolcri avea la sua dimora; e neppure con una catena poteva più alcuno tenerlo legato; 4 poiché spesso era stato legato con ceppi e catene; e le catene erano state da lui rotte, ed i ceppi spezzati, e niuno avea forza da domarlo. 5 E di continuo, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava urlando e percotendosi con delle pietre. 6 Or quand’ebbe veduto Gesù da lontano, corse e gli si prostrò dinanzi; 7 e dato un gran grido, disse: Che v’è fra me e te, o Gesù, Figliuolo dell’Iddio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi; 8 perché Gesù gli diceva: Spirito immondo, esci da quest’uomo! 9 E Gesù gli domandò: Qual è il tuo nome? Ed egli rispose: Il mio nome è Legione perché siamo molti. 10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 11 Or quivi pel monte stava a pascolare un gran branco di porci. 12 E gli spiriti lo pregarono dicendo: Mandaci ne’ porci, perché entriamo in essi. 13 Ed egli lo permise loro. E gli spiriti immondi, usciti, entrarono ne’ porci, ed il branco si avventò giù a precipizio nel mare. 14 Eran circa duemila ed affogarono nel mare. E quelli che li pasturavano fuggirono e portaron la notizia in città e per la campagna; e la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. 15 E vennero a Gesù, e videro l’indemoniato seduto, vestito ed in buon senno, lui che aveva avuto la legione; e s’impaurirono. 16 E quelli che aveano visto, raccontarono loro ciò che era avvenuto all’indemoniato e il fatto de’ porci. 17 Ed essi presero a pregar Gesù che se ne andasse dai loro confini, 18 E come egli montava nella barca, l’uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 19 E Gesù non glielo permise, ma gli disse: Va’ a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatto, e come egli ha avuto pietà di te. 20 E quello se ne andò e cominciò a pubblicare per la Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatto per lui. E tutti si maravigliarono. 21 Ed essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, una gran moltitudine si radunò attorno a lui; ed egli stava presso il mare. 22 Ed ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si getta ai piedi 23 e lo prega istantemente, dicendo: La mia figliuola è agli estremi. Vieni a metter sopra lei le mani, affinché sia salva e viva. 24 E Gesù andò con lui, e gran moltitudine lo seguiva e l’affollava. 25 Or una donna che avea un flusso di sangue da dodici anni, 26 e molto avea sofferto da molti medici, ed avea speso tutto il suo senz’alcun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, 27 avendo udito parlar di Gesù, venne per di dietro fra la calca e gli toccò la vesta, perché diceva: 28 Se riesco a toccare non foss’altro che le sue vesti, sarò salva. 29 E in quell’istante il suo flusso ristagnò; ed ella sentì nel corpo d’esser guarita di quel flagello. 30 E subito Gesù, conscio della virtù ch’era emanata da lui, voltosi indietro in quella calca, disse: Chi mi ha toccato le vesti? 31 E i suoi discepoli gli dicevano: Tu vedi come la folla ti si serra addosso e dici: Chi mi ha toccato? 32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che avea ciò fatto. 33 Ma la donna, paurosa e tremante, ben sapendo quel che era avvenuto in lei, venne e gli si gettò ai piedi, e gli disse tutta la verità. 34 Ma Gesù le disse: Figliuola, la tua fede t’ha salvata; vattene in pace e sii guarita del tuo flagello. 35 Mentr’egli parlava ancora, ecco arrivar gente da casa del capo della sinagoga, che gli dice: La tua figliuola è morta; perché incomodare più oltre il Maestro? 36 Ma Gesù, inteso quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: Non temere; solo abbi fede! 37 E non permise ad alcuno di accompagnarlo, salvo che a Pietro, a Giacomo e a Giovanni, fratello di Giacomo. 38 E giungono a casa del capo della sinagoga; ed egli vede del tumulto e gente che piange ed urla forte. 39 Ed entrato, dice loro: Perché fate tanto strepito e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme. 40 E si ridevano di lui. Ma egli, messili tutti fuori, prende seco il padre la madre della fanciulla e quelli che eran con lui, ed entra là dove era la fanciulla. 41 E presala per la mano le dice: Talithà cumì! che interpretato vuole dire: Giovinetta, io tel dico, lèvati! 42 E tosto la giovinetta s’alzò e camminava, perché avea dodici anni. E furono subito presi da grande stupore; 43 ed egli comandò loro molto strettamente che non lo risapesse alcuno: e disse loro che le fosse dato da mangiare.

 
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