Hľadaný výraz: Lk 4,14-9,50, Preklad: Talianský - Riveduta, Počet výsledkov: 6
14 E Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la contrada circonvicina. 15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti. 16 E venne a Nazaret, dov’era stato allevato; e com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga, e alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia; e aperto il libro trovò quel passo dov’era scritto: 18 Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato a bandir liberazione a’ prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19 e a predicare l’anno accettevole del Signore. 20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi in lui. 21 Ed egli prese a dir loro: Oggi, s’è adempiuta questa scrittura, e voi l’udite. 22 E tutti gli rendeano testimonianza, e si maravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: Non è costui il figliuol di Giuseppe? 23 Ed egli disse loro: Certo, voi mi citerete questo proverbio: Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum! 24 Ma egli disse: In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria. 25 Anzi, vi dico in verità che ai dì d’Elia, quando il cielo fu serrato per tre anni e sei mesi e vi fu gran carestia in tutto il paese, c’eran molte vedove in Israele; 26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, ma fu mandato a una vedova in Sarepta di Sidon. 27 E al tempo del profeta Eliseo, c’eran molti lebbrosi in Israele; eppure nessun di loro fu mondato, ma lo fu Naaman il Siro. 28 E tutti, nella sinagoga, furon ripieni d’ira all’udir queste cose. 29 E levatisi, lo cacciaron fuori della città, e lo menarono fin sul ciglio del monte sul quale era fabbricata la loro città, per precipitarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. 31 E scese a Capernaum città di Galilea; e vi stava ammaestrando la gente nei giorni di sabato. 32 Ed essi stupivano della sua dottrina perché parlava con autorità. 33 Or nella sinagoga si trovava un uomo posseduto da uno spirito d’immondo demonio, il quale gridò con gran voce: Ahi! 34 Che v’è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Se’ tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio! 35 E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci, ed esci da quest’uomo! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male. 36 E tutti furon presi da sbigottimento e ragionavan fra loro, dicendo: Qual parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono. 37 E la sua fama si spargeva in ogni parte della circostante contrada. 38 Poi, levatosi ed uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era travagliata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. 39 Ed egli, chinatosi verso di lei, sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella alzatasi prontamente, si mise a servirli. 40 E sul tramontar del sole, tutti quelli che aveano degli infermi di varie malattie, li menavano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno. 41 Anche i demoni uscivano da molti gridando, e dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio! Ed egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo. 42 Poi, fattosi giorno, uscì e andò in un luogo deserto; e le turbe lo cercavano e giunsero fino a lui; e lo trattenevano perché non si partisse da loro. 43 Ma egli disse loro: Anche alle altre città bisogna ch’io evangelizzi il regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato. 44 E andava predicando per le sinagoghe della Galilea.

1 Or avvenne che essendogli la moltitudine addosso per udir la parola di Dio, e stando egli in piè sulla riva del lago di Gennesaret, 2 vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti. 3 E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po’ da terra; poi, sedutosi, d’in sulla barca ammaestrava le turbe. 4 E com’ebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare. 5 E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; però, alla tua parola, calerò le reti. 6 E fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. 7 E fecero segno a’ loro compagni dell’altra barca, di venire ad aiutarli. E quelli vennero, e riempirono ambedue le barche, talché affondavano. 8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò a’ ginocchi di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me, perché son uomo peccatore. 9 Poiché spavento avea preso lui e tutti quelli che eran con lui, per la presa di pesci che avean fatta; 10 e così pure Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, ch’eran soci di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere: da ora innanzi sarai pescator d’uomini. 11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. 12 Ed avvenne che, trovandosi egli in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi. 13 Ed egli, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quell’istante la lebbra sparì da lui. 14 E Gesù gli comandò di non dirlo a nessuno: Ma va’, gli disse, mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che ha prescritto Mosè; e ciò serva loro di testimonianza. 15 Però la fama di lui si spandeva sempre più; e molte turbe si adunavano per udirlo ed esser guarite delle loro infermità. 16 Ma egli si ritirava ne’ luoghi deserti e pregava. 17 Ed avvenne, in uno di que’ giorni, ch’egli stava insegnando; ed eran quivi seduti de’ Farisei e de’ dottori della legge, venuti da tutte le borgate della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compier delle guarigioni. 18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui. 19 E non trovando modo d’introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta un’apertura fra i tegoli, lo calaron giù col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù. 20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi. 21 Allora gli scribi e i Farisei cominciarono a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo? 22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, prese a dir loro: Che ragionate nei vostri cuori? 23 Che cosa è più agevole dire: I tuoi peccati ti son rimessi, oppur dire: Lèvati e cammina? 24 Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell’uomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati: Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio e vattene a casa tua. 25 E in quell’istante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio. 26 E tutti furon presi da stupore e glorificavano Iddio; e pieni di spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto cose strane. 27 E dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. 28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si levò e si mise a seguirlo. 29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e c’era gran folla di pubblicani e d’altri che erano a tavola con loro. 30 E i Farisei ed i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesù, dicendo: Perché mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori? 31 E Gesù rispondendo, disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati. 32 Io non son venuto a chiamare i de’ giusti, ma de’ peccatori a ravvedimento. 33 Ed essi gli dissero: I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli de’ Farisei; mentre i tuoi mangiano e bevono. 34 E Gesù disse loro: Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro? 35 Ma verranno i giorni per questo; e quando lo sposo sarà loro tolto, allora, in que’ giorni, digiuneranno. 36 Disse loro anche una parabola: Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo ad un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non adatta al vecchio. 37 E nessuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti vin nuovo rompe gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti. 38 Ma il vin nuovo va messo in otri nuovi. 39 E nessuno che abbia bevuto del vin vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: Il vecchio è buono.

1 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati; e i suoi discepoli svellevano delle spighe, e sfregandole con le mani, mangiavano. 2 Ed alcuni de’ Farisei dissero: Perché fate quel che non è lecito nel giorno del sabato? 3 E Gesù, rispondendo, disse loro: Non avete letto neppure quel che fece Davide, quand’ebbe fame, egli e coloro ch’eran con lui? 4 Com’entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, e ne mangiò e ne diede anche a coloro che eran con lui, quantunque non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti? 5 E diceva loro: Il Figliuol dell’uomo è Signore del sabato. 6 Or avvenne in un altro sabato ch’egli entrò nella sinagoga, e si mise ad insegnare. E quivi era un uomo che avea la mano destra secca. 7 Or gli scribi e i Farisei l’osservavano per vedere se farebbe una guarigione in giorno di sabato, per trovar di che accusarlo. 8 Ma egli conosceva i loro pensieri, e disse all’uomo che avea la man secca: Lèvati, e sta su nel mezzo! Ed egli, alzatosi, stette su. 9 Poi Gesù disse loro: Io domando a voi: E’ lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? 10 E girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell’uomo: Stendi la mano! Egli fece così, e la sua mano tornò sana. 11 Ed essi furon ripieni di furore e discorreano fra loro di quel che potrebbero fare a Gesù. 12 Or avvenne in que’ giorni ch’egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in orazione a Dio. 13 E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne elesse dodici, ai quali dette anche il nome di apostoli: 14 Simone, che nominò anche Pietro, e Andrea, fratello di lui, e Giacomo e Giovanni, e Filippo e Bartolommeo, 15 e Matteo e Toma, e Giacomo d’Alfeo e Simone chiamato Zelota, 16 e Giuda di Giacomo, e Giuda Iscariot che divenne poi traditore. 17 E sceso con loro, si fermò sopra un ripiano, insieme con gran folla dei suoi discepoli e gran quantità di popolo da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalla marina di Tiro e di Sidone, 18 i quali eran venuti per udirlo e per esser guariti delle loro infermità. 19 E quelli che erano tormentati da spiriti immondi, erano guariti; e tutta la moltitudine cercava di toccarlo, perché usciva da lui una virtù che sanava tutti. 20 Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati voi che siete poveri, perché il Regno di Dio è vostro. 21 Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. 22 Beati voi, quando gli uomini v’avranno odiati, e quando v’avranno sbanditi d’infra loro, e v’avranno vituperati ed avranno ripudiato il vostro nome come malvagio, per cagione del Figliuol dell’uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di letizia perché, ecco, il vostro premio è grande ne’ cieli; poiché i padri loro facean lo stesso a’ profeti. 24 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. 25 Guai a voi che siete ora satolli, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio piangerete. 26 Guai a voi quando tutti gli uomini diran bene di voi, perché i padri loro facean lo stesso coi falsi profeti. 27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che v’odiano; 28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che v’oltraggiano. 29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da’ a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. 32 E se amate quelli che vi amano, qual grazia ve ne viene? poiché anche i peccatori amano quelli che li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, qual grazia ve ne viene? anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, e fate del bene e prestate senza sperarne alcun che, e il vostro premio sarà grande e sarete figliuoli dell’Altissimo; poich’Egli è benigno verso gl’ingrati e malvagi. 36 Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre vostro. 37 Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. 38 Date, e vi sarà dato: vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura onde misurate, sarà rimisurato a voi. 39 Poi disse loro anche una parabola: Un cieco può egli guidare un cieco? Non cadranno tutti e due nella fossa? 40 Un discepolo non è da più del maestro; ma ogni discepolo perfetto sarà come il suo maestro. 41 Or perché guardi tu il bruscolo che è nell’occhio del tuo fratello, mentre non iscorgi la trave che è nell’occhio tuo proprio? 42 Come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia ch’io ti tragga il bruscolo che hai nell’occhio, mentre tu stesso non vedi la trave ch’è nell’occhio tuo? Ipocrita, trai prima dall’occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo che è nell’occhio del tuo fratello. 43 Non v’è infatti albero buono che faccia frutto cattivo, né v’è albero cattivo che faccia frutto buono; 44 poiché ogni albero si riconosce dal suo proprio frutto; perché non si colgon fichi dalle spine, ne si vendemmia uva dal pruno. 45 L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore reca fuori il bene; e l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro reca fuori il male; poiché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca. 46 Perché mi chiamate Signore, Signore, e non fate quel che dico? 47 Chiunque viene a me ed ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi somiglia. 48 Somiglia ad un uomo il quale, edificando una casa, ha scavato e scavato profondo, ed ha posto il fondamento sulla roccia; e venuta una piena, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto scrollarla per che era stata edificata bene. 49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, somiglia ad un uomo che ha edificato una casa sulla terra, senza fondamento; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la ruina di quella casa è stata grande.

1 Dopo ch’egli ebbe finiti tutti i suoi ragionamenti al popolo che l’ascoltava, entrò in Capernaum. 2 Or il servitore d’un certo centurione, che l’avea molto caro, era malato e stava per morire; 3 e il centurione, avendo udito parlar di Gesù, gli mandò degli anziani de’ giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servitore. 4 Ed essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano istantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo; 5 perché ama la nostra nazione, ed è lui che ci ha edificata la sinagoga. 6 E Gesù s’incamminò con loro; e ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: Signore, non ti dare questo incomodo, perch’io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; 7 e perciò non mi son neppure reputato degno di venire da te; ma dillo con una parola, e sia guarito il mio servitore. 8 Poiché anch’io son uomo sottoposto alla potestà altrui, ed ho sotto di me de’ soldati; e dico ad uno: Va’, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servitore: Fa’ questo, ed egli lo fa. 9 Udito questo, Gesù restò maravigliato di lui; e rivoltosi alla moltitudine che lo seguiva, disse: Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una cotanta fede! 10 E quando gl’inviati furon tornati a casa, trovarono il servitore guarito. 11 E avvenne in seguito, ch’egli s’avviò ad una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran moltitudine andavano con lui. 12 E come fu presso alla porta della città, ecco che si portava a seppellire un morto, figliuolo unico di sua madre; e questa era vedova; e una gran moltitudine della città era con lei. 13 E il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: Non piangere! 14 E accostatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: Giovinetto, io tel dico, lèvati! 15 E il morto si levò a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo diede a sua madre. 16 Tutti furon presi da timore, e glorificavano Iddio dicendo: Un gran profeta è sorto fra noi; e: Dio ha visitato il suo popolo. 17 E questo dire intorno a Gesù si sparse per tutta la Giudea e per tutto il paese circonvicino. 18 E i discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. 19 Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò al Signore a dirgli: Sei tu colui che ha da venire o ne aspetteremo noi un altro? 20 E quelli, presentatisi a Gesù, gli dissero: Giovanni Battista ci ha mandati da te a dirti: Sei tu colui che ha da venire, o ne aspetteremo noi un altro? 21 In quella stessa ora, Gesù guarì molti di malattie, di flagelli e di spiriti maligni, e a molti ciechi donò la vista. 22 E, rispondendo, disse loro: Andate a riferire a Giovanni quel che avete veduto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, l’Evangelo è annunziato ai poveri. 23 E beato colui che non si sarà scandalizzato di me! 24 Quando i messi di Giovanni se ne furono andati, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento? 25 Ma che andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano de’ vestimenti magnifici e vivono in delizie, stanno nei palazzi dei re. 26 Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più che profeta. 27 Egli è colui del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto che preparerà la tua via dinanzi a te. 28 Io ve lo dico: Fra i nati di donna non ve n’è alcuno maggiore di Giovanni; però, il minimo nel regno di Dio è maggiore di lui. 29 E tutto il popolo che l’ha udito, ed anche i pubblicani, hanno reso giustizia a Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; 30 ma i Farisei e i dottori della legge hanno reso vano per loro stessi il consiglio di Dio, non facendosi battezzare da lui. 31 A chi dunque assomiglierò gli uomini di questa generazione? E a chi sono simili? 32 Sono simili ai fanciulli che stanno a sedere in piazza, e gridano gli uni agli altri: Vi abbiam sonato il flauto e non avete ballato; abbiam cantato dei lamenti e non avete pianto. 33 Difatti è venuto Giovanni Battista non mangiando pane ne bevendo vino, e voi dite: Ha un demonio. 34 E’ venuto il Figliuol dell’uomo mangiando e bevendo, e voi dite: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de’ peccatori! 35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figliuoli. 36 Or uno de’ Farisei lo pregò di mangiare da lui; ed egli, entrato in casa del Fariseo, si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo ch’egli era a tavola in casa del Fariseo, portò un alabastro d’olio odorifero; 38 e stando a’ piedi di lui, di dietro, piangendo cominciò a rigargli di lagrime i piedi, e li asciugava coi capelli del suo capo; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l’olio. 39 Il Fariseo che l’avea invitato, veduto ciò, disse fra sé: Costui, se fosse profeta, saprebbe chi e quale sia la donna che lo tocca; perché è una peccatrice. 40 E Gesù, rispondendo, gli disse: Simone, ho qualcosa da dirti. Ed egli: 41 Maestro, di’ pure. Un creditore avea due debitori; l’uno gli dovea cinquecento denari e l’altro cinquanta. 42 E non avendo essi di che pagare, condonò il debito ad ambedue. Chi di loro dunque l’amerà di più? 43 Simone, rispondendo, disse: Stimo sia colui al quale ha condonato di più. E Gesù gli disse: Hai giudicato rettamente. 44 E voltosi alla donna, disse a Simone: Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non m’hai dato dell’acqua ai piedi; ma ella mi ha rigato i piedi di lagrime e li ha asciugati co’ suoi capelli. 45 Tu non m’hai dato alcun bacio; ma ella, da che sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non m’hai unto il capo d’olio; ma ella m’ha unto i piedi di profumo. 47 Per la qual cosa, io ti dico: Le sono rimessi i suoi molti peccati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è rimesso, poco ama. 48 Poi disse alla donna: I tuoi peccati ti sono rimessi. 49 E quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire dentro di sé: Chi è costui che rimette anche i peccati? 50 Ma egli disse alla donna: La tua fede t’ha salvata; vattene in pace.

1 Ed avvenne in appresso che egli andava attorno di città in città e di villaggio in villaggio, predicando ed annunziando la buona novella del regno di Dio; 2 e con lui erano i dodici e certe donne che erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni, 3 e Giovanna, moglie di Cuza, amministratore d’Erode, e Susanna ed altre molte che assistevano Gesù ed i suoi coi loro beni. 4 Or come si raunava gran folla e la gente d’ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola: 5 Il seminatore uscì a seminar la sua semenza; e mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada, e fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. 6 Ed un’altra cadde sulla roccia; e come fu nato seccò perché non avea umore. 7 Ed un’altra cadde in mezzo alle spine; e le spine, nate insieme col seme, lo soffocarono. 8 Ed un’altra parte cadde nella buona terra; e nata che fu, fruttò il cento per uno. Dicendo queste cose, esclamava: Chi ha orecchi da udire, oda. 9 E i suoi discepoli gli domandarono che volesse dir questa parabola. 10 Ed egli disse: A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non veggano, e udendo non intendano. 11 Or questo è il senso della parabola: Il seme è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada son coloro che hanno udito; ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal cuor loro, affinché non credano e non siano salvati. 13 E quelli sulla roccia son coloro i quali, quando hanno udito la Parola, la ricevono con allegrezza; ma costoro non hanno radice, credono per un tempo, e quando viene la prova, si traggono indietro. 14 E quel ch’è caduto fra le spine, son coloro che hanno udito, ma se ne vanno e restan soffocati dalle cure e dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. 15 E quel ch’è in buona terra, son coloro i quali, dopo aver udita la Parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portan frutto con perseveranza. 16 Or niuno, accesa una lampada, la copre con un vaso, o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, acciocché chi entra vegga la luce. 17 Poiché non v’è nulla di nascosto che non abbia a diventar manifesto, né di segreto che non abbia a sapersi ed a farsi palese. 18 Badate dunque come ascoltate: perché a chi ha sarà dato; ma a chi non ha, anche quel che pensa d’avere gli sarà tolto. 19 Or sua madre e i suoi fratelli vennero a lui; e non poteano avvicinarglisi a motivo della folla. 20 E gli fu riferito: Tua madre e i tuoi fratelli son là fuori, che ti voglion vedere. 21 Ma egli, rispondendo, disse loro: Mia madre e miei fratelli son quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. 22 Or avvenne, in un di quei giorni, ch’egli entrò in una barca co’ suoi discepoli, e disse loro: Passiamo all’altra riva del lago. E presero il largo. 23 E mentre navigavano, egli si addormentò; e calò sul lago un turbine di vento, talché la barca s’empiva d’acqua, ed essi pericolavano. 24 E accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Maestro, Maestro, noi periamo! Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti che s’acquetarono, e si fe’ bonaccia. 25 Poi disse loro: Dov’è la fede vostra? Ma essi, impauriti e maravigliati, diceano l’uno all’altro: Chi è mai costui che comanda anche ai venti ed all’acqua e gli ubbidiscono? 26 E navigarono verso il paese dei Geraseni che è dirimpetto alla Galilea. 27 E quando egli fu smontato a terra, gli si fece incontro un uomo della città, il quale era posseduto da demoni, e da lungo tempo non indossava vestito, e non abitava casa ma stava ne’ sepolcri. 28 Or quando ebbe veduto Gesù, dato un gran grido, gli si prostrò dinanzi, e disse con gran voce: Che v’è fra me e te, o Gesù, Figliuolo dell’Iddio altissimo? Ti prego, non mi tormentare. 29 Poiché Gesù comandava allo spirito immondo d’uscir da quell’uomo; molte volte infatti esso se n’era impadronito; e benché lo si fosse legato con catene e custodito in ceppi, avea spezzato i legami, ed era portato via dal demonio ne’ deserti. 30 E Gesù gli domandò: Qual è il tuo nome? Ed egli rispose: Legione; perché molti demoni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro d’andar nell’abisso. 32 Or c’era quivi un branco numeroso di porci che pascolava pel monte; e que’ demoni lo pregarono di permetter loro d’entrare in quelli. Ed egli lo permise loro. 33 E i demoni, usciti da quell’uomo, entrarono ne’ porci; e quel branco si avventò a precipizio giù nel lago ed affogò. 34 E quando quelli che li pasturavano videro ciò ch’era avvenuto, se ne fuggirono e portaron la notizia in città e per la campagna. 35 E la gente uscì fuori a veder l’accaduto; e venuta a Gesù, trovò l’uomo, dal quale erano usciti i demoni, che sedeva a’ piedi di Gesù, vestito ed in buon senno; e s’impaurirono. 36 E quelli che aveano veduto, raccontarono loro come l’indemoniato era stato liberato. 37 E l’intera popolazione della circostante regione de’ Geraseni pregò Gesù che se n’andasse da loro; perch’eran presi da grande spavento. Ed egli, montato nella barca, se ne tornò indietro. 38 E l’uomo dal quale erano usciti i demoni, lo pregava di poter stare con lui, ma Gesù lo licenziò, dicendo: 39 Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Iddio ha fatte per te. Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando quanto grandi cose Gesù avea fatte per lui. 40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti lo stavano aspettando. 41 Ed ecco venire un uomo, chiamato Iairo, che era capo della sinagoga; e gittatosi ai piedi di Gesù, lo pregava d’entrare in casa sua, 42 perché avea una figlia unica di circa dodici anni, e quella stava per morire. Or mentre Gesù v’andava, la moltitudine l’affollava. 43 E una donna che avea un flusso di sangue da dodici anni ed avea spesa ne’ medici tutta la sua sostanza senza poter esser guarita da alcuno, 44 accostatasi per di dietro, gli toccò il lembo della veste; e in quell’istante il suo flusso ristagnò. 45 E Gesù domandò: Chi m’ha toccato? E siccome tutti negavano, Pietro e quelli ch’eran con lui, risposero: Maestro, le turbe ti stringono e t’affollano. 46 Ma Gesù replicò: Qualcuno m’ha toccato, perché ho sentito che una virtù è uscita da me. 47 E la donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante, e gittatasi a’ suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per qual motivo l’avea toccato e com’era stata guarita in un istante. 48 Ma egli le disse: Figliuola, la tua fede t’ha salvata; vattene in pace. 49 Mentr’egli parlava ancora, venne uno da casa del capo della sinagoga, a dirgli: La tua figliuola è morta; non incomodar più oltre il Maestro. 50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: Non temere; solo abbi fede, ed ella sarà salva. 51 Ed arrivato alla casa, non permise ad alcuno d’entrarvi con lui, salvo che a Pietro, a Giovanni, a Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. 52 Or tutti piangevano e facean cordoglio per lei. Ma egli disse: Non piangete; ella non è morta, ma dorme. 53 E si ridevano di lui, sapendo ch’era morta. 54 Ma egli, presala per la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, lèvati! 55 E lo spirito di lei tornò; ella s’alzò subito, ed egli comandò che le si desse da mangiare. 56 E i gentori di lei sbigottirono: ma egli ordinò loro di non dire ad alcuno quel che era accenuto.

 
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