Hľadaný výraz: Lk 1-24, Preklad: Talianský - Riveduta, Počet výsledkov: 24
| 1 Poiché molti hanno intrapreso ad ordinare una narrazione de’ fatti che si son compiuti tra noi, 2 secondo che ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, 3 è parso bene anche, a me dopo essermi accuratamente informato d’ogni cosa dall’origine, di scrivertene per ordine, o eccellentissimo Teofilo, 4 affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. 5 Ai dì d’Erode, re della Giudea, v’era un certo sacerdote di nome Zaccaria, della muta di Abia; e sua moglie era delle figliuole d’Aronne e si chiamava Elisabetta. 6 Or erano ambedue giusti nel cospetto di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e precetti del Signore. 7 E non aveano figliuoli, perché Elisabetta era sterile, ed erano ambedue avanzati in età. 8 Or avvenne che esercitando Zaccaria il sacerdozio dinanzi a Dio nell’ordine della sua muta, 9 secondo l’usanza del sacerdozio, gli toccò a sorte d’entrar Del tempio del Signore per offrirvi il profumo; 10 e tutta la moltitudine del popolo stava di fuori in preghiera nell’ora del profumo. 11 E gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare de’ profumi. 12 E Zaccaria, vedutolo, fu turbato e preso da spavento. 13 Ma l’angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figliuolo, al quale porrai nome Giovanni. 14 E tu ne avrai gioia ed allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. 15 Poiché sarà grande nel cospetto del Signore; non berrà né vino né cervogia, e sarà ripieno dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre, 16 e convertirà molti de’ figliuoli d’Israele al Signore Iddio loro; 17 ed egli andrà innanzi a lui con lo spirito e con la potenza d’Elia, per volgere i cuori de’ padri ai figliuoli e i ribelli alla saviezza de’ giusti, affin di preparare al Signore un popolo ben disposto. 18 E Zaccaria disse all’angelo: A che conoscerò io questo? Perch’io son vecchio e mia moglie è avanti nell’età. 19 E l’angelo, rispondendo, gli disse: Io son Gabriele, che sto davanti a Dio; e sono stato mandato a parlarti e recarti questa buona notizia. 20 Ed ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a suo tempo. 21 Il popolo intanto stava aspettando Zaccaria, e si maravigliava che s’indugiasse tanto nel tempio. 22 Ma quando fu uscito, non potea parlar loro; e capirono che avea avuto una visione nel tempio; ed egli faceva loro dei segni e rimase muto. 23 E quando furon compiuti i giorni del suo ministero, egli se ne andò a casa sua. 24 Or dopo que’ giorni, Elisabetta sua moglie rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: 25 Ecco quel che il Signore ha fatto per me ne’ giorni nei quali ha rivolto a me lo sguardo per togliere il mio vituperio fra gli uomini. 26 Al sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea detta Nazaret 27 ad una vergine fidanzata ad un uomo chiamato Giuseppe della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. 28 E l’angelo, entrato da lei, disse: Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è teco. 29 Ed ella fu turbata a questa parola, e si domandava che cosa volesse dire un tal saluto. 30 E l’angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un figliuolo e gli porrai nome Gesù. 32 Questi sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell’Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre, 33 ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine. 34 E Maria disse all’angelo: Come avverrà questo, poiché non conosco uomo? 35 E l’angelo, rispondendo, le disse: Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò ancora il santo che nascerà sarà chiamato Figliuolo di Dio. 36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figliuolo nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei, ch’era chiamata sterile; 37 poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace. 38 E Maria disse: Ecco, io son l’ancella del Signore; siami fatto secondo la tua parola. E l’angelo si partì da lei. 39 In que’ giorni Maria si levò e se ne andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, 40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41 E avvenne che come Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le balzò nel seno; ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, 42 e a gran voce esclamò: Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! 43 E come mai m’è dato che la madre del mio Signore venga da me? 44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto m’è giunta agli orecchi, il bambino m’è per giubilo balzato nel seno. 45 E beata è colei che ha creduto, perché le cose dettele da parte del Signore avranno compimento. 46 E Maria disse: "L’anima mia magnifica il Signore, 47 e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore, 48 poich’egli ha riguardato alla bassezza della sua ancella. Perché ecco, d’ora innanzi tutte le età mi chiameranno beata, 49 poiché il Potente mi ha fatto grandi cose. Santo è il suo nome 50 e la sua misericordia è d’età in età per quelli che lo temono. 51 Egli ha operato potentemente col suo braccio ha disperso quelli ch’eran superbi ne’ pensieri del cuor loro; 52 ha tratto giù dai troni i potenti, ed ha innalzato gli umili; 53 ha ricolmato di beni i famelici, e ha rimandati a vuoto i ricchi. 54 Ha soccorso Israele, suo servitore, ricordandosi della misericordia 55 di cui avea parlato ai nostri padri, verso Abramo e verso la sua progenie in perpetuo". 56 E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua. 57 Or compiutosi per Elisabetta il tempo di partorire, diè alla luce un figliuolo. 58 E i suoi vicini e i parenti udirono che il Signore avea magnificata la sua misericordia verso di lei, e se ne rallegravano con essa. 59 Ed ecco che nell’ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre. 60 Allora sua madre prese a parlare e disse: No, sarà invece chiamato Giovanni. 61 Ed essi le dissero: Non v’è alcuno nel tuo parentado che porti questo nome. 62 E per cenni domandavano al padre come voleva che fosse chiamato. 63 Ed egli, chiesta una tavoletta, scrisse così: Il suo nome è Giovanni. E tutti si maravigliarono. 64 In quell’istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua sciolta, ed egli parlava benedicendo Iddio. 65 E tutti i lor vicini furon presi da timore; e tutte queste cose si divulgavano per tutta la regione montuosa della Giudea. 66 E tutti quelli che le udirono, le serbarono in cuor loro e diceano: Che sarà mai questo bambino? Perché la mano del Signore era con lui. 67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno dello Spirito Santo, e profetò dicendo: 68 "Benedetto sia il Signore, l’Iddio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, 69 e ci ha suscitato un potente salvatore nella casa di Davide suo servitore 70 (come avea promesso ab antico per bocca de’ suoi profeti); 71 uno che ci salverà da’ nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano. 72 Egli usa così misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, 73 del giuramento che fece ad Abramo nostro padre, 74 affine di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, gli servissimo senza paura, 75 in santità e giustizia, nel suo cospetto, tutti i giorni della nostra vita. 76 E tu, piccol fanciullo, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai davanti alla faccia del Signore per preparar le sue vie, 77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante la remissione de’ loro peccati, 78 dovuta alle viscere di misericordia del nostro Dio, per le quali l’Aurora dall’alto ci visiterà 79 per risplendere su quelli che giacciono in tenebre ed in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace". 80 Or il bambino cresceva e si fortificava in ispirito; e stette ne’ deserti fino al giorno in cui dovea manifestarsi ad Israele. |
| 1 Or in que’ di avvenne che un decreto uscì da parte di Cesare Augusto, che si facesse un censimento di tutto l’impero. 2 Questo censimento fu il primo fatto mentre Quirinio governava la Siria. 3 E tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città. 4 Or anche Giuseppe salì di Galilea, dalla città di Nazaret, in Giudea, alla città di Davide, chiamata Betleem, perché era della casa e famiglia di Davide, 5 a farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta. 6 E avvenne che, mentre eran quivi, si compié per lei il tempo del parto; 7 ed ella diè alla luce il suo figliuolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non v’era posto per loro nell’albergo. 8 Or in quella medesima contrada v’eran de’ pastori che stavano ne’ campi e facean di notte la guardia al loro gregge. 9 E un angelo del Signore si presentò ad essi e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e temettero di gran timore. 10 E l’angelo disse loro: Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà: 11 Oggi, nella città di Davide, v’è nato un Salvatore, che è Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia. 13 E ad un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Iddio e diceva: 14 Gloria a Dio ne’ luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce! 15 E avvenne che quando gli angeli se ne furono andati da loro verso il cielo, i pastori presero a dire tra loro: Passiamo fino a Betleem e vediamo questo che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere. 16 E andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe ed il bambino giacente nella mangiatoia; 17 e vedutolo, divulgarono ciò ch’era loro stato detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si maravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Or Maria serbava in sé tutte quelle cose, collegandole insieme in cuor suo. 20 E i pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Iddio per tutto quello che aveano udito e visto, com’era loro stato annunziato. 21 E quando furono compiuti gli otto giorni in capo ai quali e’ doveva esser circonciso, gli fu posto il nome di Gesù, che gli era stato dato dall’angelo prima ch’ei fosse concepito nel seno. 22 E quando furon compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino in Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 com’è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà chiamato santo al Signore, 24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani piccioni. 25 Ed ecco, v’era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; e quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d’Israele; e lo Spirito Santo era sopra lui; 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe la morte prima d’aver veduto il Cristo del Signore. 27 Ed egli, mosso dallo Spirito, venne nel tempio; e come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 se lo prese anch’egli nelle braccia, e benedisse Iddio e disse: 29 "Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; 30 poiché gli occhi miei han veduto la tua salvezza, 31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli 32 per esser luce da illuminar le genti, e gloria del tuo popolo Israele". 33 E il padre e la madre di Gesù restavano maravigliati delle cose che dicevan di lui. 34 E Simeone li benedisse, e disse a Maria, madre di lui: Ecco, questi è posto a caduta ed a rialzamento di molti in Israele, e per segno a cui si contradirà 35 (e a te stessa una spada trapasserà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori sieno rivelati. 36 V’era anche Anna, profetessa, figliuola di Fanuel, della tribù di Aser, la quale era molto attempata. Dopo esser vissuta col marito sette anni dalla sua verginità, 37 era rimasta vedova ed avea raggiunto gli ottantaquattro anni. Ella non si partiva mai dal tempio, servendo a Dio notte e giorno con digiuni ed orazioni. 38 Sopraggiunta in quell’istessa ora, lodava anch’ella Iddio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme. 39 E come ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città. 40 E il bambino cresceva e si fortificava, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era sopra lui. 41 Or i suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42 E quando egli fu giunto ai dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l’usanza della festa; 43 e passati i giorni della festa, come se ne tornavano, il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme all’insaputa dei genitori; 44 i quali, stimando ch’egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, e si misero a cercarlo fra i parenti e i conoscenti; 45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme facendone ricerca. 46 Ed avvenne che tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo a’ dottori, che li ascoltava e faceva loro delle domande; 47 e tutti quelli che l’udivano, stupivano del suo senno e delle sue risposte. 48 E, vedutolo, sbigottirono; e sua madre gli disse: Figliuolo, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre ed io ti cercavamo, stando in gran pena. 49 Ed egli disse loro: Perché mi cercavate? Non sapevate ch’io dovea trovarmi nella casa del Padre mio? 50 Ed essi non intesero la parola ch’egli avea lor detta. 51 E discese con loro, e venne a Nazaret, e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste cose in cuor suo. 52 E Gesù cresceva in sapienza e in statura, e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini. |
| 1 Or nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, 2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiàfa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figliuol di Zaccaria, nel deserto. 3 Ed egli andò per tutta la contrada d’intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per la remissione de’ peccati, 4 secondo che è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: V’è una voce d’uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. 5 Ogni valle sarà colmata ed ogni monte ed ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose saran fatte diritte e le scabre saranno appianate; 6 ed ogni carne vedrà la salvezza di Dio. 7 Giovanni dunque diceva alle turbe che uscivano per esser battezzate da lui: Razza di vipere, chi v’ha mostrato a fuggir dall’ira a venire? 8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non vi mettete a dire in voi stessi: Noi abbiamo Abramo per padre! Perché vi dico che Iddio può da queste pietre far sorgere dei figliuoli ad Abramo. 9 E ormai è anche posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, vien tagliato e gittato nel fuoco. 10 E le turbe lo interrogavano, dicendo: E allora, che dobbiam fare? 11 Ed egli rispondeva loro: Chi ha due tuniche, ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto. 12 Or vennero anche dei pubblicani per esser battezzati, e gli dissero: Maestro, che dobbiam fare? 13 Ed egli rispose loro: Non riscotete nulla di più di quello che v’è ordinato. 14 Lo interrogaron pure de’ soldati, dicendo: E noi, che dobbiam fare? Ed egli a loro: Non fate estorsioni, né opprimete alcuno con false denunzie e contentatevi della vostra paga. 15 Or stando il popolo in aspettazione e domandandosi tutti in cuor loro riguardo a Giovanni se talora non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose, dicendo a tutti: Ben vi battezzo io con acqua; ma vien colui che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco. 17 Egli ha in mano il suo ventilabro per nettare interamente l’aia sua, e raccogliere il grano nel suo granaio; ma quant’è alla pula la brucerà con fuoco inestinguibile. 18 Così, con molte e varie esortazioni, evangelizzava il popolo; 19 ma Erode, il tetrarca, essendo da lui ripreso riguardo ad Erodiada, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità ch’esso Erode avea commesse, 20 aggiunse a tutte le altre anche questa, di rinchiudere Giovanni in prigione. 21 Or avvenne che come tutto il popolo si faceva battezzare, essendo anche Gesù stato battezzato, mentre stava pregando, s’aprì il cielo, 22 e lo Spirito Santo scese su lui in forma corporea a guisa di colomba; e venne una voce dal cielo: Tu sei il mio diletto Figliuolo; in te mi sono compiaciuto. 23 E Gesù, quando cominciò anch’egli ad insegnare, avea circa trent’anni ed era figliuolo come credevasi, di Giuseppe, 24 di Heli, di Matthat, di Levi, di Melchi, di Jannai, di Giuseppe, 25 di Mattatia, di Amos, di Naum, di Esli, di Naggai, 26 di Maath, di Mattatia, di Semein, di Josech, di Joda, 27 di Joanan, di Rhesa, di Zorobabele, di Salatiel, di Neri, 28 di Melchi, di Addi, di Cosam, di Elmadam, di Er, 29 di Gesù, di Eliezer, di Jorim, di Matthat, 30 di Levi, di Simeone, di Giuda, di Giuseppe, di Jonam, di Eliakim, 31 di Melea, di Menna, di Mattatha, di Nathan, di Davide, 32 di Jesse, di Jobed, di Boos, di Sala, di Naasson, 33 di Aminadab, di Admin, di Arni, di Esrom, di Fares, di Giuda, 34 di Giacobbe, d’Isacco, d’Abramo, di Tara, di Nachor, 35 di Seruch, di Ragau, di Falek, di Eber, di Sala, 36 di Cainam, di Arfacsad, di Sem, di Noè, 37 di Lamech, di Mathusala, di Enoch, di Jaret, di Maleleel, di Cainam, 38 di Enos, di Seth, di Adamo, di Dio. |
| 1 Or Gesù, ripieno dello Spirito Santo, se ne ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, ed era tentato dal diavolo. 2 E durante quei giorni non mangiò nulla; e dopo che quelli furon trascorsi, ebbe fame. 3 E il diavolo gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane. 4 E Gesù gli rispose: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo. 5 E il diavolo, menatolo in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: 6 Ti darò tutta quanta questa potenza e la gloria di questi regni; perch’essa mi è stata data, e la do a chi voglio. 7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua. 8 E Gesù, rispondendo, gli disse: Sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e a lui solo rendi il tuo culto. 9 Poi lo menò a Gerusalemme e lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: Se tu sei Figliuolo di Dio, gettati giù di qui; 10 perché sta scritto: Egli ordinerà ai suoi angeli intorno a te, che ti proteggano; 11 ed essi ti porteranno sulle mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra. 12 E Gesù, rispondendo, gli disse: E’ stato detto: Non tentare il Signore Iddio tuo. 13 Allora il diavolo, finita che ebbe ogni sorta di tentazione, si partì da lui fino ad altra occasione. 14 E Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la contrada circonvicina. 15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti. 16 E venne a Nazaret, dov’era stato allevato; e com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga, e alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia; e aperto il libro trovò quel passo dov’era scritto: 18 Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato a bandir liberazione a’ prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19 e a predicare l’anno accettevole del Signore. 20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi in lui. 21 Ed egli prese a dir loro: Oggi, s’è adempiuta questa scrittura, e voi l’udite. 22 E tutti gli rendeano testimonianza, e si maravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: Non è costui il figliuol di Giuseppe? 23 Ed egli disse loro: Certo, voi mi citerete questo proverbio: Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum! 24 Ma egli disse: In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria. 25 Anzi, vi dico in verità che ai dì d’Elia, quando il cielo fu serrato per tre anni e sei mesi e vi fu gran carestia in tutto il paese, c’eran molte vedove in Israele; 26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, ma fu mandato a una vedova in Sarepta di Sidon. 27 E al tempo del profeta Eliseo, c’eran molti lebbrosi in Israele; eppure nessun di loro fu mondato, ma lo fu Naaman il Siro. 28 E tutti, nella sinagoga, furon ripieni d’ira all’udir queste cose. 29 E levatisi, lo cacciaron fuori della città, e lo menarono fin sul ciglio del monte sul quale era fabbricata la loro città, per precipitarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. 31 E scese a Capernaum città di Galilea; e vi stava ammaestrando la gente nei giorni di sabato. 32 Ed essi stupivano della sua dottrina perché parlava con autorità. 33 Or nella sinagoga si trovava un uomo posseduto da uno spirito d’immondo demonio, il quale gridò con gran voce: Ahi! 34 Che v’è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Se’ tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio! 35 E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci, ed esci da quest’uomo! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male. 36 E tutti furon presi da sbigottimento e ragionavan fra loro, dicendo: Qual parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono. 37 E la sua fama si spargeva in ogni parte della circostante contrada. 38 Poi, levatosi ed uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era travagliata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. 39 Ed egli, chinatosi verso di lei, sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella alzatasi prontamente, si mise a servirli. 40 E sul tramontar del sole, tutti quelli che aveano degli infermi di varie malattie, li menavano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno. 41 Anche i demoni uscivano da molti gridando, e dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio! Ed egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo. 42 Poi, fattosi giorno, uscì e andò in un luogo deserto; e le turbe lo cercavano e giunsero fino a lui; e lo trattenevano perché non si partisse da loro. 43 Ma egli disse loro: Anche alle altre città bisogna ch’io evangelizzi il regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato. 44 E andava predicando per le sinagoghe della Galilea. |
| 1 Or avvenne che essendogli la moltitudine addosso per udir la parola di Dio, e stando egli in piè sulla riva del lago di Gennesaret, 2 vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti. 3 E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po’ da terra; poi, sedutosi, d’in sulla barca ammaestrava le turbe. 4 E com’ebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare. 5 E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; però, alla tua parola, calerò le reti. 6 E fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. 7 E fecero segno a’ loro compagni dell’altra barca, di venire ad aiutarli. E quelli vennero, e riempirono ambedue le barche, talché affondavano. 8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò a’ ginocchi di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me, perché son uomo peccatore. 9 Poiché spavento avea preso lui e tutti quelli che eran con lui, per la presa di pesci che avean fatta; 10 e così pure Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, ch’eran soci di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere: da ora innanzi sarai pescator d’uomini. 11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. 12 Ed avvenne che, trovandosi egli in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi. 13 Ed egli, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quell’istante la lebbra sparì da lui. 14 E Gesù gli comandò di non dirlo a nessuno: Ma va’, gli disse, mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che ha prescritto Mosè; e ciò serva loro di testimonianza. 15 Però la fama di lui si spandeva sempre più; e molte turbe si adunavano per udirlo ed esser guarite delle loro infermità. 16 Ma egli si ritirava ne’ luoghi deserti e pregava. 17 Ed avvenne, in uno di que’ giorni, ch’egli stava insegnando; ed eran quivi seduti de’ Farisei e de’ dottori della legge, venuti da tutte le borgate della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compier delle guarigioni. 18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui. 19 E non trovando modo d’introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta un’apertura fra i tegoli, lo calaron giù col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù. 20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi. 21 Allora gli scribi e i Farisei cominciarono a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo? 22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, prese a dir loro: Che ragionate nei vostri cuori? 23 Che cosa è più agevole dire: I tuoi peccati ti son rimessi, oppur dire: Lèvati e cammina? 24 Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell’uomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati: Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio e vattene a casa tua. 25 E in quell’istante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio. 26 E tutti furon presi da stupore e glorificavano Iddio; e pieni di spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto cose strane. 27 E dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. 28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si levò e si mise a seguirlo. 29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e c’era gran folla di pubblicani e d’altri che erano a tavola con loro. 30 E i Farisei ed i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesù, dicendo: Perché mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori? 31 E Gesù rispondendo, disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati. 32 Io non son venuto a chiamare i de’ giusti, ma de’ peccatori a ravvedimento. 33 Ed essi gli dissero: I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli de’ Farisei; mentre i tuoi mangiano e bevono. 34 E Gesù disse loro: Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro? 35 Ma verranno i giorni per questo; e quando lo sposo sarà loro tolto, allora, in que’ giorni, digiuneranno. 36 Disse loro anche una parabola: Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo ad un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non adatta al vecchio. 37 E nessuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti vin nuovo rompe gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti. 38 Ma il vin nuovo va messo in otri nuovi. 39 E nessuno che abbia bevuto del vin vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: Il vecchio è buono. |






